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processo produttivo della birra

Il processo produttivo della birra

L’articolo descrive le fasi principali del processo di produzione della birra, dalla macinatura del malto alla distribuzione finale. Ogni passaggio, dalla trasformazione degli amidi in zuccheri fermentabili durante l’ammostamento, alla bollitura con luppoli, alla fermentazione alcolica e alla successiva filtrazione, è essenziale per ottenere il prodotto finito. Dopo la filtrazione, la birra viene confezionata e distribuita, garantendo qualità e freschezza. Il testo offre una panoramica dettagliata e concisa di ogni fase, evidenziando l’importanza di ciascuna nel garantire un prodotto di alta qualità.

Le fasi del processo produttivo della birra

Macinatura del malto

Si preparano gli ingredienti..

La produzione della birra inizia con la macinatura del malto, che consiste nella frantumazione dei chicchi d’orzo maltato. Questo processo è fondamentale per liberare gli amidi presenti all’interno dei chicchi, facilitando la loro conversione in zuccheri fermentabili durante le fasi successive. La macinatura deve essere accurata: i chicchi devono essere spezzati, ma non ridotti in farina, per evitare difficoltà durante l’ammostamento. Un corretto bilanciamento tra la finezza della macinatura e la dimensione delle particelle garantisce un’estrazione ottimale degli zuccheri e un miglior rendimento nel processo produttivo.

Ammostamento

Si parte..

Durante l’ammostamento, il malto macinato viene mescolato con acqua calda in una grande vasca chiamata “mash tun”. L’amido del malto si dissolve nell’acqua e viene convertito in zuccheri fermentabili grazie all’azione degli enzimi presenti naturalmente nel malto. Questo processo avviene a diverse temperature, solitamente tra i 60°C e i 70°C, per attivare gli enzimi specifici e ottenere la massima resa di zuccheri. Alla fine dell’ammostamento, si ottiene un liquido zuccherino chiamato “mosto”.

Bollitura

Inizia a fare caldo..

Il mosto viene poi trasferito in una grande caldaia, dove viene bollito per circa un’ora. Durante la bollitura, si aggiungono luppoli, che conferiscono alla birra il suo caratteristico sapore amaro e contribuiscono alla sua stabilità. La bollitura serve anche a sterilizzare il mosto, eliminando eventuali microrganismi indesiderati e permettendo la concentrazione del liquido. In questa fase, si sviluppano anche alcuni composti aromatici e si eliminano quelli volatili indesiderati.

Centrifuga

Tutto che gira..

Dopo la bollitura, il mosto viene trasferito in un dispositivo chiamato whirlpool o centrifuga. Qui, il mosto viene fatto girare rapidamente in modo che i solidi in sospensione, come i resti del luppolo e le proteine coagulate, si separino dal liquido. Questa operazione permette di ottenere un mosto più limpido, pronto per essere fermentato. La centrifuga è una fase cruciale per garantire la purezza del prodotto finale e migliorare la qualità della birra.

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Raffreddamento

Torna a fare freddo..

Una volta chiarificato, il mosto deve essere rapidamente raffreddato prima di entrare nella fase di fermentazione. Il raffreddamento avviene attraverso uno scambiatore di calore, dove il mosto caldissimo viene fatto passare a fianco di tubi contenenti acqua fredda o glicole, abbassando la sua temperatura a circa 20°C. Questo passaggio è fondamentale per evitare la proliferazione di batteri e per preparare il mosto alle condizioni ideali per l’aggiunta del lievito.

Fermentazione

Inizia la magia..

Dopo il raffreddamento, il mosto viene trasferito nei fermentatori, dove si aggiunge il lievito. Il lievito trasforma gli zuccheri presenti nel mosto in alcol e anidride carbonica attraverso il processo di fermentazione. La fermentazione primaria dura solitamente dai 5 ai 7 giorni a temperature controllate, e può essere seguita da una fermentazione secondaria per affinare il gusto. Al termine, la birra acquisisce il suo caratteristico grado alcolico e i primi profili aromatici.

Filtrazione

Ci siamo quasi..

Dopo la fermentazione, la birra può essere filtrata per rimuovere eventuali lieviti residui e particelle solide. Questo processo rende la birra più limpida e brillante, migliorandone l’aspetto e la stabilità nel tempo. Esistono diverse tecniche di filtrazione, dalla microfiltrazione, che trattiene anche le particelle più piccole, alla filtrazione a freddo, che congela i solidi per facilitarne la rimozione. Alcuni stili di birra, però, vengono imbottigliati senza filtrazione per mantenere una maggiore complessità aromatica.

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Confezionamento

Praticamente fatta..

La birra filtrata viene quindi confezionata in bottiglie, lattine o fusti. Durante questa fase, può essere aggiunta una piccola quantità di zucchero e lievito per la rifermentazione in bottiglia, che contribuisce alla formazione della carbonazione naturale. Il confezionamento deve avvenire in condizioni sterili per prevenire contaminazioni. Una volta sigillata, la birra è pronta per l’ultima fase del processo di produzione.

Distribuzione

Arriva..

Infine, la birra confezionata viene distribuita ai punti vendita, pub, ristoranti e direttamente ai consumatori. La distribuzione deve garantire che la birra venga conservata a temperature adeguate per preservarne la qualità. Durante il trasporto, è fondamentale evitare esposizioni prolungate a luce e calore, che potrebbero deteriorare il prodotto. Una gestione attenta della distribuzione assicura che la birra arrivi al consumatore finale nelle migliori condizioni possibili, pronta per essere gustata.

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